UNA PASSEGGIATA A CAMPIONE D’ITALIA

A cura di Fabrizio Artissi

Agosto 2019 – FACCIAMO UN SALTO A CAMPIONE ma ecco come ci appare: una cittadina quasi deserta, nella celebre passeggiata del Lungolago non c’è anima viva, i tanti parcheggi per le automobili posti nella strada principale sono vuoti, nessuno è seduto sulle panchine ad ammirare il panorama, i ristoranti famosi sono chiusi e neppure un turista per caso si aggira a contemplare o a fotografare questo luogo fantastico, quanta malinconia!

Ci inoltriamo verso il Casinò, nessuna sorpresa, sapevamo che era stato chiuso già dalla metà del 2018, ma non conoscevamo a fondo l’effetto devastante di questo provvedimento su Campione e i suoi abitanti. La risposta l’abbiamo dedotta dalle frasi scritte dagli stessi abitanti sugli enormi striscioni sparsi qua e là sulla piazza accanto al Casinò: un grido di dolore che testimonia il perché della città divenuta fantasma.

Le abbiamo fotografate queste scritte allarmanti che hanno colpito la nostra mente, i nostri cuori:

Eccone alcune: “S O S CAMPIONE IS DEAD”   “SALVIAMO CAMPIONE” “ SENZA RIAPERTURA E’ SOLO UNA SCIAGURA” “SOLUZIONE RIAPRIRE SUBITO” “L’ASILO PER STRADA”


E sulla facciata dell’enorme Casinò appare dominante la scritta“RIDATECI IL NOSTRO CASINO’ ”

C’è la segnalazione della fermata di un minibus accanto al lungolago di fronte al Casinò, si ferma per qualche minuto, poi riparte con un solo passeggero a bordo. In quello stesso punto fino ad un anno fa, la stessa “navetta” si fermava per condurre i numerosi viaggiatori, per lo più giocatori, a Bissone, Melide, fino a Lugano da dove tornava con altrettanti numerosi viaggiatori diretti a Campione, quasi tutti appassionati del gioco, di solito sempre allegri e cordiali nella speranza di poter essere baciati dalla fortuna!

Alcune notizie sulla storia e sul fallimento del Casinò

Campione è famosa per aver ospitato fino a metà del 2018 uno dei casinò italiani (gli altri tre attualmente aperti sono Venezia, Sanremo, Saint Vincent), regolato da una legislazione risalente a prima della Seconda guerra mondiale, più favorevole rispetto a quella italiana e svizzera. Nel 2007 il casinò di Campione ha traslocato in un moderno edificio concepito dall’architetto ticinese Mario Botta. Con una superficie quadrata di 590.000 piedi quadrati, è il più grande casinò in Europa. Il 27 luglio 2018 il Tribunale di Como ha dichiarato fallito il casinò. La richiesta di fallimento era stata presentata dalla Procura di Como in seguito all’impossibilità da parte del casinò di versare le quote dovute al Comune di Campione, unico socio, provocandone il dissesto finanziario.

Al fallimento del casinò, è seguita nel 2018 la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, le dimissioni di quattro Consiglieri e il successivo scioglimento del Consiglio Comunale eletto nel 2017 la nomina di un Organismo Straordinario di Liquidazione e di un commissario prefettizio l’ulteriore licenziamento collettivo di 86 dei 102 dipendenti in pianta organica del Municipio, con disservizi notevoli per la popolazione residente. La decisione è stata inizialmente sospesa d’urgenza dal TAR, e infine confermata a giugno del 2019 dal Consiglio di Stato.

Oggi la Comunità di Campione guarda al Governo italiano con la grande speranza che si possa risolvere la drammatica situazione economica nella quale si trova, anche attraverso la riapertura immediata della Casa da gioco, con dei provvedimenti ad hoc.

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Intanto possiamo visitare l’Architettura religiosa

La chiesa di San Zenone, documentata dal 756, fu fondata dalla famiglia di Totone; ricostruita nel XIV secolo, trasformata secondo lo stile barocco nel XVIII secolo e sconsacrata dal 1967. È adibita a galleria per l’esposizione di mostre artistiche. Si trova invece in viale Marco da Campione la nuova chiesa parrocchiale di San Zenone, un monumentale edificio moderno con chiesa inferiore e slanciato campanile, realizzato nel biennio 1966-1967 da Mario Salvadè con copertura in cemento armato precompresso; il fonte battesimale del 1576 proviene dall’antica parrocchiale.

La chiesa di Santa Maria dei Ghirli, meta di pellegrinaggio, su un terrazzo direttamente raggiungibile dal lago mediante una monumentale scalinata doppia di quattro rampe, contiene importanti cicli di affreschi databili dal secolo XIII fino al secolo XVIII.

La chiesa-oratorio di San Pietro, in piazza Roma, documentato dal 1148, è posta all’entrata dell’antico centro del borgo. Indagini archeologiche condotte nel 1994 hanno appurato le origini medievali della fondazione. Lo scavo ha permesso di individuare cinque fasi d’uso. In età altomedievale l’area venne adibita a necropoli e nell’VIII secolo su di essa fu edificata una chiesa dedicata ai santi Nazario e Vittore con funzione cimiteriale

 

Le Regole speciali del Comune di Campione

Il comune è fortemente integrato dal punto di vista economico con la Svizzera: si utilizza sia l’euro sia il franco svizzero, fa parte della rete telefonica svizzera Swisscom. Pur non facendo ufficialmente parte dell’area doganale svizzera, Campione è stato sottoposto al regime doganale elvetico dal 1925 sino al 2019, con relativa imposizione dell’IVA elvetica, con decisione unilaterale delle autorità elvetiche nel 1925; questo ne fa una zona extradoganale.

Le targhe automobilistiche sono svizzere (TI) e non italiane. Le patenti nautiche ottenute a Campione hanno valore in Italia e in tutto il Canton Ticino.

Campione d’Italia ha la particolarità di essere un’exclave separata dal territorio italiano da un lago: non è possibile raggiungere l’Italia da Campione attraversando il Lago di Lugano senza passare nelle acque territoriali svizzere, infatti l’Italia con il decreto del presidente della Repubblica numero 633/72 regola il proprio settore lacustre e lo definisce come acque italiane del Lago di Lugano, comportando la non applicazione della normativa doganale italiana in fatto di IVA al 22% e altre accise. Tuttavia, il confine è considerato aperto, senza controlli di frontiera con barriere.