Intervista al Colonnello Umberto Tamborrino Capo Ufficio Addestramento del Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri di Roma

Come si diventa Carabiniere oggi ?

Innanzitutto va detto che il personale dell’Arma è compreso in quattro Ruoli: Ruolo Appuntati e Carabinieri, Ruolo Sovrintendenti, Ruolo Ispettori e Ruoli Ufficiali.

Ai gradi iniziali dei diversi Ruoli si può accedere per concorso pubblico o per concorso interno: al grado iniziale di Carabiniere del Ruolo Appuntati e Carabinieri, che costituisce il primo livello della gerarchia, si accede esclusivamente mediante concorso pubblico per titoli ed esami, dopo 6 mesi dalla data di inizio del relativo corso che ha durata di 11 mesi.

Gli appartenenti al Ruolo Appuntati e Carabinieri possono successivamente concorrere per i Ruoli Sovrintendenti, Ispettori e Ufficiali mediante concorsi interni che prevedono il possesso di determinati requisiti.

Il Ruolo Ispettori prevede anche l’accesso mediante concorso pubblico, previo superamento di apposito corso della durata di 2 anni accademici al termine del quale si consegue il grado di Maresciallo e si viene avviati alla frequenza di un successivo corso di perfezionamento della durata di un anno.

Tramite concorso pubblico è altresì possibile accedere ai Ruoli Ufficiali (normale, tecnico e forestale); nell’ambito delle forze di completamento volontarie, per la sola categoria degli Ufficiali, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha poi attivato la c.d. “Riserva Selezionata”,  che nasce dall’esigenza di disporre di un bacino di personale in possesso di particolari professionalità d’interesse, che possono essere reperite tra gli Ufficiali di complemento in congedo dell’Arma dei Carabinieri ovvero tra professionisti provenienti dalla vita civile.

Nell’ambito dei diversi Ruoli, sono inoltre previsti appositi corsi di specializzazione per essere impiegati nella specialità Forestale dell’Arma.

Ci può parlare dell’Organizzazione Addestrativa dell’Arma dei Carabinieri?

L’organizzazione addestrativa dell’Arma dei Carabinieri ha per obiettivo la formazione di base, l’aggiornamento professionale e la specializzazione del personale e tende a far raggiungere a tutti i militari il grado di preparazione necessario per ben disimpegnare, ai vari livelli, le complesse funzioni attribuite all’Arma.

Al vertice è posto il Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, con sede a Roma presso la Caserma “Orlando De Tommaso” che, retto da Generale di Corpo d’Armata, svolge azione propulsiva, di coordinamento, indirizzo e controllo sulle Scuole dipendenti.

Dal Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri dipendono:

– la Scuola Ufficiali Carabinieri;

– la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri;

– la Legione Allevi Carabinieri, che inquadra le Scuole Allievi Carabinieri di Roma,  Torino, Iglesias, Campobasso e Reggio Calabria;

– il Centro di psicologia applicata per la formazione (Ce.P.A.F.);

– il Centro Sportivo Carabinieri;

– l’Ispettorato degli Istituti di Specializzazione che inquadra:

  • la Scuola Forestale Carabinieri;
  • l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri;
  • la Scuola Carabinieri di Perfezionamento al Tiro;
  • il Centro Lingue Estere;
  • il Centro Carabinieri Addestramento Alpino;
  • il Centro Carabinieri Cinofili;
  • il Centro Carabinieri Subacquei.

Tutti questi Istituti di Istruzione svolgono oggi, accanto alla fondamentale funzione formativo-addestrativa, determinante per l’efficienza dell’Istituzione, anche il ruolo di centri promozionali di studio e di ricerca, in un circolo virtuoso per il quale i risultati dell’approfondimento scientifico si riversano nell’aggiornamento dei programmi.

Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, quale impatto ha sulla formazione addestrativa dell’Arma dei Carabinieri?

L’innovazione tecnologica nella nostra società è sia una grande opportunità, sia una vasta fonte di pericoli.

In questa ambivalente direzione si muove l’Arma anche e soprattutto sul piano addestrativo, dedicando la sua attenzione alla tecnologia, da un lato, quale strumento imprescindibile di sostegno alle attività info-investigative, dall’altro, formando i militari al mirato contrasto di tutte quelle fenomenologie di reato legate, direttamente o in via mediata, al progresso specie nel campo informatico e telematico. Una delle “mission” dell’ISTI (Istituto Superiore di Tecniche Investigative) dell’Arma, che ha sede in Velletri, è proprio rivolta a realizzare, tra gli altri, moduli addestrativi nel campo specifico quali:

  • lo studio evoluto della scena del crimine con ricostruzioni digitalizzate,
  • le tecniche di rilievo delle tracce biologiche e delle impronte,
  • l’analisi dei traffici telematici e dei contenuti dei profili social.

Il settore, peraltro, è in continua evoluzione e per questa ragione i corsi dedicati ad ambedue gli aspetti proposti dell’innovazione tecnologica sono continui e costantemente aggiornati, per restare al passo con i tempi;  i programmi e le agende degli stessi sono predisposti in collaborazione con esperti di alto livello appartenenti alle unità speciali dell’Arma dei Carabinieri e, in particolare, con i Carabinieri del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche (RaCIS) e del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS).

Parliamo dell’etica . Dal 1860, nonostante i vari cambiamenti, l’etica dell’Arma sembra invariata: è così?

Abbiamo appena parlato di tecnologie sempre più sofisticate e di apparati sempre più all’avanguardia: ma tutte queste innovazioni, se non sono impiegate da personale intimamente e profondamente motivato, servono a poco.

Questo perché a monte di ogni attività ci deve essere la ferma e convinta spinta motivazionale, cui l’Arma tende da sempre e che ha reso l’Istituzione quello che tutti riconoscono, un baluardo a difesa dei diritti dei cittadini e dell’ordinato svolgersi della società civile.

La motivazione è un fatto spirituale che non deriva da un mero benessere materiale: essa promana dall’accettazione di un codice etico che si richiama a valori di ordine superiore, da sempre condivisi all’interno dell’Istituzione e di cui l’Istituzione stessa conserva il culto, quali imperituri e costanti punti di riferimento.

La collocazione dell’Arma all’interno della società, con la quale necessariamente interagisce, può tuttavia comportare margini di alterazione ed appannare parte di quei valori ai quali l’Istituzione tende; in questo senso il compito degli Istituti di formazione di base dell’Arma è quello, anche attraverso la somministrazione di apposite lezioni sull’Etica del Carabiniere, di infondere nelle nuove leve il patrimonio deontologico dell’Istituzione, quale immutabile pietra miliare che ha forgiato intere generazioni di Carabinieri.

In sintesi, per il Carabiniere la cultura professionale non può essere disgiunta dalla maturazione della coscienza del proprio ruolo, affinchè i valori che sostengono la nostra missione –integrità, onestà, civismo, affidabilità, solidarietà- segnino in concreto, giorno dopo giorno, la direzione della nostra professionalità.

Come si sta evolvendo lo studio delle lingue nell’Arma?

Il Comando delle Scuole ha alle proprie dipendenze il Centro Lingue Estere dell’Arma dei Carabinieri, responsabile della gestione della formazione linguistica e della relativa attività certificativa di tutto il personale dell’Arma dei Carabinieri.

Nel corso degli ultimi anni, è stata avvertita la necessità di riorientare in un’ottica ancora più specialistica l’attività del Centro passando da corsi di lingua generici verso corsi con un impronta “legal” in modo da rafforzarne la specificità e per rispondere ad un’esigenza ormai presente in capo nazionale ed internazionale, ossia quella di una sempre maggiore attenzione all’impiego della lingua nella comunicazione effettuata in contesti reali ed operativi, unita ad un approccio educativo innovativo rivolto alla motivazione del discente e all’efficacia dell’apprendimento.

Questo grazie anche al supporto delle tecnologie informatiche e a un processo di delocalizzazione e remotizzazione graduale dei corsi formativi, che consenta di bypassare il tradizionale ciclo di apprendimento frontale; anche nel campo certificativo, è in itinere l’utilizzo di una piattaforma informatica che permetta di attuare le procedure di gestione della certificazione linguistica on-line, per le quali il Centro è l’unico organo deputato per l’Arma ad accertare i livelli di conoscenza degli idiomi stranieri.

Ci parli brevemente dell’attività del Centro di Psicologia Applicata alla Formazione, altro organo inquadrato nel Comando delle Scuole

Il CEPAF opera a supporto sia degli allievi che dei formatori, al fine di realizzare un’ interazione fra il momento della selezione iniziale e la successiva delicata fase di inserimento, orientamento e formazione presso gli Istituti di istruzione, svolgendo attività di prevenzione del disagio psicologico.

In quest’ ottica il Centro ha il compito di organizzare e svolgere moduli formativi su tematiche di natura psicologica, contribuendo alla formazione psicosociale degli istruttori e degli allievi, in particolare trattando tematiche di interesse istituzionale dal punto di vista psicologico (assunzione di sommarie informazioni da testimoni, psicologia della folla, gestione dei rapporti con vittime di reato e minori, ecc.), effettuando altresì colloqui individuali e di gruppo con gli allievi Ufficiali, Marescialli e Carabinieri.

L’Arma si avvale delle professionalità del CEPAF per sviluppare una «cultura psicologica» che consenta di massimizzare l’efficacia degli interventi sia di prevenzione del disagio, che formativi; parallelamente il Centro si occupa di attività di ricerca nel campo della psicologia applicata, anche in collaborazione con il Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento.

Cosa ci può dire dell’impegno dell’Arma nelle missioni internazionali?

Anche al di fuori dei confini nazionali, l’Arma è una componente emblematica del sistema Paese, nel quadro del più ampio impegno delle Forze Armate italiane per la stabilità nel mondo.

Al momento, sono circa 1.000 i Carabinieri impegnati all’estero, sia a tutela delle sedi diplomatiche nazionali, prerogativa istituzionale che qualifica il nostro rapporto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sia nelle missioni di pace e di sicurezza internazionali, ambiti nei quali l’Arma ha promosso il moderno concetto di “stability policing”.

L’esperienza maturata ha prodotto strumenti per la gestione delle crisi di assoluto rilievo internazionale, ospitati in un unico polo –la caserma “Chinotto” di Vicenza- dove operano il COESPU, l’EUROGENDFOR e il Centro di Eccellenza NATO sulla polizia di stabilità, sotto l’egida, rispettivamente delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica.

L’Arma, fedele interprete delle linee di indirizzo del Ministro della Difesa e d’intesa con la Farnesina, concorre al perseguimento degli obiettivi nazionali, fornendo consulenza, addestramento e assistenza tecnica ai numerosi Paesi che, specie nello strategico continente africano, guardano con interesse al modello di sicurezza rappresentato dalla nostra Istituzione; tale ruolo viene svolto anche in specifici contesti di specialità, quali la protezione dei beni culturali, con il progetto UNESCO “Caschi blu per la cultura” e la salvaguardia dell’ambiente collaborando con la FAO per la protezione di parchi e foreste. 

Il Colonnello Umberto Tamborrino è nato nel 1962 a Pitigliano (GR) e dal settembre 2018 ricopre l’incarico di Capo Ufficio Addestramento del Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri di Roma.

Arruolatosi nell’Arma nel 1980, ha comandato reparti dell’Organizzazione Territoriale quali la Tenenza di Civitacastellana (VT), la Compagnia di Manfredonia (FG) ed il Reparto Operativo del Comando Provinciale di Campobasso.

Pilota militare di elicottero, ha prestato altresì servizio presso Nuclei Elicotteri dell’Arma in Puglia, Sicilia, Sardegna e Marche; a seguito di un incidente di volo occorsogli nel 1993 ad Olbia è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” dal Ministero dell’Interno.

Laureato in Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, il Col. Tamborrino può fregiarsi di numerose onorificenze nazionali ed estere, tra le quali quella di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

E’ sposato con la signora Anna ed ha una figlia, Chiara.

 

Intervista di Sabrina Artissi