INTERVENTO DELL’ON. MARA CARFAGNA IN APERTURA DELLO SPETTACOLO TEATRALE “PROCESSO A PINOCCHIO”

Un Progetto di Unicef Italia ispirato alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

21.05.2019 – Si è concluso ieri nell’Aula della Camera dei Deputati lo spettacolo teatrale “Processo a Pinocchio” promosso da Unicef Italia.

Sono intervenuti Il Presidente della Camera Roberto Fico, la Vicepresidente della Camera Mara Carfagna e il Presidente dell’Unicef Italia Francesco Samengo.

Lo spettacolo è stato introdotto da Geppi Cucciari, ed è stato trasmesso in diretta su Rai 3, dal canale satellitare e dalla web tv della Camera.

Riportiamo di seguito parte dell’Intervento della Vicepresidente Mara Carfagna;

“Benvenuti in Parlamento a celebrare con noi e con Unicef l’anniversario della Convenzione di New York che compie trent’anni e ha ispirato la legislazione italiana, una legislazione avanzata e di eccellenza, per tutelare l’infanzia e riconoscere i diritti dei bambini e degli adolescenti. Mi emoziona moltissimo vedere quest’aula piena di bambine e di bambini. Ho coltivato a lungo questo sogno, ci abbiamo lavorato tanto, e oggi che si realizza sono davvero molto felice. Mi rivolgo subito a voi, bambine e bambini, ragazze e ragazzi.

Se potessi scenderei e verrei ad abbracciarvi tutti, uno per uno, per incoraggiarvi a inseguire i vostri sogni finché non diventano realtà. Non arrendetevi davanti agli ostacoli, non abbassate mai la testa quando i vostri diritti sono calpestati, fatevi rispettare, pretendete rispetto ma imparate a rispettare altrettanto i vostri doveri, a prendervi le vostre responsabilità, a essere leali, coraggiosi, generosi, a difendere sempre i più deboli e a rispettare gli altri. Siate sempre i primi a tendere la mano ai vostri amici quando li vedete in difficoltà, senza fare differenze.

E quando davanti a voi, o tra di voi, dovesse consumarsi un’ingiustizia, non siate mai indifferenti. Abbiate il coraggio di dire no. E anche se il vostro gruppo, la vostra comitiva, dovesse far finta di nulla, siate voi ad indicare la strada che vi sembra più giusta e più corretta da seguire. Siate coraggiosi e giusti. E per fare questo, provate a mettervi sempre nei panni di chi subisce un’ingiustizia. Sarà più facile per voi prendere posizione.

E quando usate i social media, siate consapevoli dei rischi che possono avere per voi e per il vostro futuro.

Condividere immagini e messaggi è una grande opportunità, ma non è un gioco.

Non vergognatevi di chiedere aiuto e consigli ai vostri genitori e ai vostri insegnanti, gli unici che sapranno proteggervi e indirizzarvi con amore e senza mai giudicarvi.”

“Proteggere i bambini perché crescano sani, sereni, armoniosi e liberi significa lavorare per il futuro, e sostenere i bambini più fragili e sfortunati è un dovere e una priorità assoluta. La politica non si può dare pace fino a quando un bambino italiano su 20 non potrà contare su due paia di scarpe, uno per l’estate e uno per l’inverno, e nemmeno su un pasto sostanzioso ogni giorno, e se un bambino su 10 ha una famiglia che non può portarlo in vacanza, festeggiare il compleanno, mandarlo in gita scolastica o a fare sport, comprare vestiti e libri.

Avrei voluto che il miliardo residuo dal reddito di cittadinanza fosse usato per queste famiglie, subito. Una misura semplice, efficace, come è semplice e pragmatica la proposta di un assegno universale per le mamme lavoratrici, pensata per sostenere il desiderio di maternità delle italiane. Sarebbe bello metterla subito in cantiere e portarla all’approvazione del Parlamento. La denatalità è un’emergenza nazionale, un’Italia senza bambini è un’Italia più triste e più povera. Così come è un’emergenza anche l’emigrazione dei nostri giovani talenti. Le culle sono vuote, ma soffrono anche i cuori di tante mamme e di tanti papà, di tanti nonni che vedono partire i loro ragazzi per cercare altrove un futuro migliore. Queste sono le vere grandi emergenze di cui tutti dovremmo occuparci.

In queste battaglie dobbiamo essere appassionati e tenaci perché alla fine la tenacia viene premiata: abbiamo ottenuto un sussidio per le famiglie affidatarie degli orfani di femminicidio, duemila piccoli che hanno subito il dolore e la violenza più atroci e hanno diritto all’aiuto di uno Stato che non ha saputo, o potuto, salvare le loro mamme. E finalmente abbiamo una legge che persegue chi costringe le bambine a sposarsi con violenza, ricatti, sopraffazione, che protegge le ragazzine straniere che vogliono vivere in Italia libere e sicure.

Tra pochi istanti, grazie a Processo a Pinocchio, i bambini condivideranno un insegnamento di grande valore sul rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri che sono alla base della democrazia. Mi commuove pensare che sia opera degli alunni delle scuole della mia regione, la Campania, di ragazzi che vengono da territori difficili, dove la dispersione scolastica è alta, dove a migliaia pagano un prezzo terribile all’illegalità e alla corruzione. Sono troppi quelli assassinati, e così quelli che hanno visto uccidere i loro parenti più stretti, o sono stati arruolati da mafie e criminalità.

Per questo dedico il mio discorso e questa iniziativa alla piccola Noemi, e rendo onore alla forza della sua vita, al coraggio dei suoi genitori, e a tutta la Napoli onesta, dal cuore grande, che si è stretta intorno a questa famiglia. Che tu possa guarire e dimenticare, Noemi, che tu cresca circondata dall’amore e dalla tenerezza, e che lo Stato si adoperi con ogni mezzo perché l’orrore che hai attraversato sia punito con rigore e estrema severità. Perché non si ripeta. Non si ripeta mai più. E presto possa venire qui a illuminare quest’Aula con il suo sorriso, come state facendo voi oggi.”