Futuro dell’Europa: concluso il primo dibattito sulle proposte della Conferenza 

Si è tenuta a Strasburgo la quinta sessione plenaria sul futuro dell’Europa

La Conferenza sul futuro dell’Europa è nella sua fase finale, dopo gli incontri dello scorso fine settimana sulle proposte preliminari.

In una riunione che si è tenuta il 25 e 26 marzo al Parlamento europeo di Strasburgo (con alcuni partecipanti online), la Plenaria e i nove gruppi di lavoro hanno iniziato a lavorare sulle proposte finali della Conferenza.

Le proposte preliminari, preparate dai Presidenti e dai portavoce dei cittadini con l’assistenza del Segretariato comune, sono state discusse da tutti i membri della Plenaria: cittadini, deputati europei, parlamentari nazionali, rappresentanti del Consiglio, della Commissione, delle parti sociali, della società civile e delle autorità locali e regionali. Queste proposte si basano principalmente sulle raccomandazioni dei panel dei cittadini europei e dei panel nazionali, sulle idee raccolte attraverso la piattaforma digitale multilingue, e sui contributi dei dibattiti nelle sessioni plenarie e dei gruppi di lavoro.

Nel presentare il materiale dei gruppi di lavoro del Parlamento europeo, i deputati hanno sottolineato che anche le proposte più ambiziose dei cittadini devono essere prese sul serio e si sono impegnati a difendere il prezioso lavoro svolto dai cittadini europei nel processo della Conferenza. In linea con le raccomandazioni dei cittadini, molti deputati hanno chiesto politiche europee più forti in settori come la salute, la politica estera, la gioventù, l’istruzione e la cultura. Secondo alcuni deputati, l’UE deve diventare più ambiziosa e guidare la connettività digitale, mentre altri sostengono che dovrebbe supportare le piccole e medie imprese.

Inoltre, la maggior parte dei deputati ha sottolineato che un’Unione europea più forte è in grado di affrontare più efficacemente la guerra in Ucraina. Alcuni deputati hanno definito l’invasione russa un momento di svolta per il futuro dell’Europa, mentre altri hanno fatto appello affinché l’UE sia maggiormente attrezzata contro le crisi future.