ESTERI: Ritorna la Settimana della Cultura Italiana a Cuba

19.11.2021 – Contribuire alla riscoperta della città e dei suoi spazi attraverso la cultura in tutte le sue forme: è questo il principale obiettivo della XXIII edizione della Settimana della Cultura italiana a Cuba, che avrà luogo dal 22 al 27 novembre prossimi, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con il Ministero della Cultura, l’Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana e altre istituzioni italiane e cubane.

La Settimana della Cultura italiana a Cuba si festeggia dal 1996, per rispondere a una crescente domanda di presenza italiana nei settori della musica, del cinema, delle arte visive, lo spettacolo e della letteratura. È un esempio di cooperazione e scambio tra due Paesi accomunati non solo dalle radici latine ma anche dal patrimonio culturale e creativo. Come nelle precedenti edizioni, in questa Settimana si renderà omaggio a rilevanti personaggi della cultura italiana e al loro contributo al contesto culturale cubano.

Quest’anno, occupano un luogo centrale le celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri con l’inaugurazione, all’Avana Vecchia, di una statua dedicata al padre della lingua italiana, seguita dell’evento inaugurale ospitato dal Palacio del Segundo Cabo. Nel programma della Settimana risaltano anche la presentazione dei progetti di recupero della Scuola di Teatro dell’ISA (Istituto Superiore d’Arte), progettata dall’architetto italiano Roberto Gottardi, le celebrazioni del centenario della nascita del cineasta Pier Paolo Pasolini, la consegna del Premio letterario Italo Calvino, grande scrittore italiano nato a Cuba, e il concerto di chiusura della Camerata Romeu nella Basilica di San Francesco d’Assisi, con opere di Vivaldi e di Ennio Morricone.

Dopo un luogo periodo di restrizioni sanitarie, questa Settimana sarà uno dei primi avvenimenti culturali internazionali a L’Avana. Costituirà anche un’occasione di divertimento e arricchimento per il pubblico e un gesto di supporto concreto ai professionisti e alle istituzioni del settore culturale.