Consiglio dei Ministri n. 31 del 29 Luglio 2021

Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PENALE

Il Consiglio dei Ministri, su iniziativa del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha affrontato la riforma del processo penale e ha deciso di apportare alcune modifiche. Rispetto al testo approvato due volte all’unanimità dal governo, si introducono alcune novità tra cui:

  • si prevede che per i primi tre anni di applicazione della riforma, la durata del processo d’Appello si estende per un ulteriore anno e quella del processo per cassazione di ulteriori sei mesi;
  • si prevede che per taluni reati, in particolare per i reati di associazione mafiosa, scambio politico mafioso, associazione finalizzata allo spaccio, violenza sessuale e reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, i giudici di Appello e di Cassazione possano con ordinanza, motivata e ricorribile in Cassazione, disporre l’ulteriore proroga del periodo processuale in presenza di alcune condizioni riguardanti la complessità del processo, il numero delle parti e delle imputazioni o per la complessità delle questioni di fatto e di diritto. Per i reati aggravati di cui all’articolo 416 bis, primo comma, la proroga può essere disposta per non oltre due anni.

ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del Presidente Mario Draghi e dei Ministri competenti, ha approvato, in esame preliminare, quindici decreti legislativi di attuazione di norme europee. Di seguito l’elenco dei decreti approvati con l’indicazione dei Ministri proponenti e una sintesi dei principali contenuti.

1. Attuazione della direttiva (UE) 2019/770, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali (Ministro della giustizia)

Il provvedimento introduce nuove disposizioni nel codice del consumo di cui al d.lgs. n. 206 del 2005, al fine di adeguare la normativa italiana alla direttiva 2019/770, che disciplina determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali conclusi tra consumatore e professionista, fra i quali la conformità del bene al contratto, i rimedi in caso di difetto di conformità o di mancata fornitura, nonché la modifica del contenuto o del servizio digitale.

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2. Attuazione della direttiva (UE) 2019/771, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita di beni, che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE, e che abroga la direttiva 1999/44/CE (Ministero della giustizia)

La direttiva (UE) 2019/771 detta la disciplina per armonizzare determinati aspetti dei contratti di vendita dei beni, al fine di contribuire al corretto funzionamento del mercato interno garantendo, al contempo, un’adeguata protezione dei consumatori. Si modifica pertanto il capo I del titolo III della parte IV del codice del consumo (d.lgs. n. 206 del 2005) che reca la disciplina dei contratti di vendita, delle garanzie di conformità e dei diritti del consumatore.

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3. Attuazione della direttiva 2019/713/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti e che sostituisce la decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio (Ministro della giustizia)

Si intensifica la lotta alle frodi e alle falsificazioni dei mezzi di pagamento diversi dai contanti – quali carte di debito e credito, portafogli elettronici, pagamenti tramite dispositivi mobili e valute virtuali – in quanto strumenti di finanziamento della criminalità organizzata e delle relative attività criminose, anche al fine di favorire il mercato unico digitale, al quale nuocciono le condotte illecite connesse ai predetti mezzi di pagamento.

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4. Attuazione della direttiva (UE) 2018/1910 del Consiglio, del 4 dicembre 2018, che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto concerne l’armonizzazione e la semplificazione di determinate norme nel sistema d’imposta sul valore aggiunto di imposizione degli scambi tra Stati membri (Ministro dell’economia e delle finanze)

Il decreto introduce il regime fiscale agevolato IVA noto come “call-off stock”, il quale semplifica gli adempimenti previsti per talune operazioni intracomunitarie, consentendo lo stoccaggio dei beni in un deposito con conseguente differimento di ogni adempimento IVA al momento in cui i beni escono dal deposito per essere acquistati. Lo schema individua, altresì, per le c.d. “operazioni a catena” la cessione, tra quelle della “catena”, che deve considerarsi come intracomunitaria e, pertanto, non imponibile ai fini IVA.

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5. Attuazione della direttiva (UE) 2019/878, che modifica la direttiva 2013/36/UE per quanto riguarda le entità esentate, le società di partecipazione finanziaria, le società di partecipazione finanziaria mista, la remunerazione, le misure e i poteri di vigilanza e le misure di conservazione del capitale, nonché per l’adeguamento al regolamento (UE) 2019/876, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi, nonché modifiche al decreto legislativo 10 settembre 1993, n. 385, e al decreto le­gislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Ministro dell’economia e delle finanze)

Si mira a ridurre la leva finanziaria eccessiva, a fronteggiare il rischio di finanziamento a lungo termine, a fronteggiare i rischi di mercato aumentando la sensibilità al rischio dei requisiti esistenti e rafforzando la proporzionalità del quadro prudenziale, a contenere i costi di compliance per le banche piccole e non complesse senza compromettere la loro stabilità, a migliorare la capacità di impiego delle banche a sostegno della crescita economica in particolare per le PMI, e ad aumentare la capacità di assorbimento delle perdite e di ricapitalizzazione delle banche sistemiche.

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6. Disposizioni per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/879, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, che modifica la direttiva 2014/59/UE per quanto riguarda la capacità di assorbimento di perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e la direttiva 98/26/CE, nonché per l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 806/2014, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014, che fissa norme e una procedura uniformi per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del meccanismo di risoluzione unico e del fondo di risoluzione unico e che modifica il regolamento (UE) n. 1093/2010, come modificato dal regolamento (UE) 2019/877 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019 (Ministro dell’economia e delle finanze)

Si introduce per le banche, gli enti di credito e le imprese di investimento a rilevanza sistemica globale l’obbligo di detenere un quantitativo sufficiente di passività ad elevata capacità di assorbimento delle perdite, per assicurare la possibilità di ripristinare i livelli minimi di capitale regolamentare in caso di risoluzione; vengono introdotti marginali adeguamenti alla nuova disciplina del minimum requirement of eligible liabilities, nella normativa su piani di risoluzione di gruppo e sulla valutazione della risolvibilità dei gruppi bancari, nonché in quella sulla riduzione degli strumenti di capitale e della loro conversione in azioni e in quella sul bail-in; la disciplina sul requisito dei fondi minimi è resa applicabile anche al meccanismo unico di risoluzione, che è direttamente applicabile alle banche che ricadono nella competenza del Single Resolution Board.

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7. Disposizioni per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/2162, relativa all’emissione di obbligazioni garantite e alla vigilanza pubblica delle obbligazioni garantite e che modifica la direttiva 2009/65/CE e la direttiva 2014/59/UE, e per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2019/2160, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le esposizioni sotto forma di obbligazioni garantite. Modifiche alla legge 30 aprile 1999, n. 130 (Ministro dell’economia e delle finanze)

Si disciplina, tra l’altro: il meccanismo di doppia rivalsa, secondo cui il titolare delle obbligazioni può rivalersi sia nei confronti dell’emittente, sia nei confronti delle attività di copertura; la non aggredibilità delle obbligazioni garantite; la figura del “controllore dell’aggregato di copertura”; la vigilanza pubblica sulle emissioni di obbligazioni bancarie garantite, attribuendone i relativi poteri di vigilanza, di indagine e di sanzione alla Banca d’Italia.

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8. Attuazione della direttiva (UE) 2019/1153 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che reca disposizioni per agevolare l’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati, e che abroga la decisione 2000/642/GAI (Ministro dell’economia e delle finanze)

L’articolato contiene i seguenti interventi di maggior rilievo: la designazione delle autorità nazionali competenti, abilitate ad accedere al registro nazionale centralizzato dei conti bancari (Ufficio nazionale per il recupero dei beni istituito presso il Ministero dell’interno, autorità giudiziaria, servizi centrali e interprovinciali per il contrasto della criminalità organizzata, Ministro dell’interno, Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza, questori, direttore della Direzione investigativa antimafia); la designazione del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza e della Direzione investigativa antimafia quali autorità nazionali competenti a richiedere e a ricevere informazioni finanziarie o analisi finanziarie dalla UIF, qualora necessario per lo svolgimento di un procedimento penale o nell’ambito di un procedimento per l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali.

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9. Attuazione della direttiva (UE) 2020/262 del Consiglio, del 19 dicembre 2019, che stabilisce il regime generale delle accise (rifusione) (Ministro dell’economia e delle finanze)

Si modifica il testo unico delle accise (d. lgs. n. 504 del 1995) per recepire la direttiva (UE) 2020/262 che reca disposizioni sul regime sospensivo dell’accisa, sull’individuazione del momento in cui sorge l’obbligazione tributaria in materia di accisa e sulla previsione di soglie comuni relative alla perdita parziale dei prodotti sottoposti ad accisa durante il trasporto; sono introdotte inoltre, nel regime armonizzato dell’accisa, anche nuove figure di soggetti obbligati (speditore e destinatario certificati) e, correlatamente ad esse, anche modalità telematiche di tracciamento dei trasferimenti di prodotti immessi in consumo nel territorio di uno Stato membro e spediti verso il territorio di un altro Stato membro al fine di esservi consegnati per scopi commerciali.

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10. Recepimento della direttiva (UE) 2019/1, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che conferisce alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri di applicazione più efficace e che assicura il corretto funzionamento del mercato interno (Ministro dello sviluppo economico)

Il testo interviene pressoché esclusivamente nella disciplina antitrust oggi recata dalla legge 287/1990 ed in particolare sull’attività istruttoria, sui poteri ispettivi e sanzionatori, sul regime probatorio, l’accesso al fascicolo e sulla la prescrizione, al fine di rendere più efficace il contrasto delle condotte anticoncorrenziali, ispirandosi ai poteri attribuiti alla Commissione europea dal regolamento (CE) n. 1/2003 nei procedimenti di sua competenza.

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11. Attuazione della direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare nonché dell’articolo 7 della legge 22 aprile 2021, n.53 in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari (Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali)

Il decreto legislativo reca disposizioni per la disciplina delle relazioni commerciali e per il contrasto delle pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra acquirenti e fornitori di prodotti agricoli ed alimentari, definendo le pratiche commerciali vietate in quanto contrarie ai principi di buona fede e correttezza ed imposte unilateralmente da un contraente alla sua controparte, razionalizzando e rafforzando il quadro giuridico vigente nella direzione della maggiore tutela dei fornitori e degli operatori della filiera agricola e alimentare rispetto alle suddette pratiche.

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12. Attuazione della direttiva (UE) 2019/1161 che modifica la direttiva 2009/33/CE, relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada (Ministro della transizione ecologica)

Il provvedimento mira a stimolare ulteriormente il mercato dei veicoli puliti e a basso consumo energetico e a potenziare altresì il contributo del settore trasporti alle politiche avviate dalla Commissione europea nell’ambito della “Strategia europea per una mobilità a basse emissioni”, con l’obiettivo di ridurre drasticamente le emissioni di inquinanti atmosferici dannosi per la salute umana e l’ambiente causate dai trasporti.

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13. Attuazione della direttiva (UE) 2019/1159 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, recante modifica della direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare e che abroga la direttiva 2005/45/CE riguardante il reciproco riconoscimento dei certificati rilasciati dagli Stati membri alla gente di mare (Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili)

Il provvedimento mira a facilitare la circolazione della gente di mare all’interno dell’Unione e a favorire il reciproco riconoscimento dei certificati rilasciati dagli Stati membri ai lavoratori marittimi.

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14. Attuazione della direttiva (UE) 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, che modifica la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali (Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili)

Il decreto introduce nuove procedure volte alle valutazioni della sicurezza stradale a livello di rete e individua la classificazione della sicurezza come la classificazione di parti della rete stradale esistente in categorie, in base alla loro sicurezza intrinseca misurata oggettivamente. Esso reca, inoltre, disposizioni puntuali relative agli utenti vulnerabili della strada.

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15. Attuazione della direttiva (UE) 2019/789 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, che stabilisce norme relative all’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE del Consiglio (Ministro della cultura)

Il decreto in esame mira consentire una più ampia diffusione negli Stati membri dei programmi televisivi e radiofonici che hanno origine in altri Stati membri, a vantaggio degli utenti di tutta l’Unione, facilitando la concessione di licenze di diritto d’autore e di diritti connessi per opere e altro materiale protetto contenuti nelle trasmissioni di determinati tipi di programmi televisivi e radiofonici.

ORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

1. Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha approvato un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che disciplina l’organizzazione del Ministero.

Le principali variazioni introdotte riguardano gli ambiti di competenza relativi alla politica industriale, alla riconversione industriale e alle grandi filiere produttive, alla gestione delle crisi d’impresa/amministrazione straordinarie, agli incentivi alle imprese, alle tecnologie delle comunicazioni e alla sicurezza informatica, alla vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società, al mercato, concorrenza, tutela del consumatore e normativa tecnica.

2. Regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che disciplina l’organizzazione del Ministero.

Il testo provvede all’adeguamento di compiti e funzioni dei dipartimenti e delle direzioni generali, in modo da assicurare una più efficace sinergia sui temi della transizione ecologica, un efficientamento dei processi trasversali legati alla gestione delle risorse umane, agli acquisti e all’informatica, potenziando l’amministrazione anche grazie alla re-ingegnerizzazione delle attribuzioni dei compiti per grandi temi e per migliorare la capacità di programmazione.

ALLEGATO INFRASTRUTTURE AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha approvato l’Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2021.

L’Allegato introduce un modello di sviluppo sostenibile per pianificare, programmare, progettare e realizzare un Paese più moderno, equo e resiliente, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu e del Green Deal europeo e in coerenza con i piani nazionali generali e settoriali di riferimento.

Il documento programmatico, che descrive le scelte del Governo in materia di infrastrutture e mobilità, introduce una serie di innovazioni rispetto al passato. Oltre a riportare un’analisi di contesto e definire le opere prioritarie per lo sviluppo del Paese, anche anticipando la strategia di lungo periodo del Piano generale dei trasporti e della logistica (PGTL) e del Documento pluriennale di pianificazione (DPP), per la prima volta alimenta un processo di pianificazione integrata delle infrastrutture e della mobilità basato su riforme, connessione, sicurezza, equità e sostenibilità, anche in  considerazione degli investimenti e delle riforme previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

AUTORIZZAZIONE ALL’ASSUNZIONE DI PERSONALE SCOLASTICO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione ad assumere, a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, per l’anno scolastico 2021/2022 un numero pari a 112.473 unità di personale docente.

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la nomina del dott. Giorgio Merletti a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL), in rappresentanza della categoria “imprese”, su designazione congiuntamente di Confartigianato, CNA e Casartigiani, in sostituzione del dott. Giorgio Cippitelli.

NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato le nomine e il movimento di Prefetti riportati nella tabella seguente.

FORMICOLA dott. Paolo
Già Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno assume le funzioni vicarie

GUERCIO dott.ssa Cinzia
da Cosenza, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per la difesa civile e le politiche di protezione civile presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile

CIARAMELLA dott.ssa Vittoria
nominata Prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Cosenza

MARSILIO dott. Fabio
da Grosseto, è destinato a svolgere le funzioni di Direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile

BERARDINO dott.ssa Paola
nominata Prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Grosseto

GARSIA dott. Francesco Aldo Umberto
da Vercelli, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Novara

PARENTE dott. Lucio
nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Vercelli

DI NUZZO dott. Clemente
nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Rovigo

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