Consiglio dei Ministri n. 28 dell’11 Aprile 2023

Il Consiglio dei ministri si è riunito martedì 11 aprile 2023, alle ore 16.22, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2023

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2023, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196).

Il Documento delinea i tre principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine:

  1. la rinuncia graduale ad alcune delle misure straordinarie di politica fiscale attuate negli scorsi tre anni e l’individuazione di nuovi interventi a sostegno dei soggetti più vulnerabili e per il rilancio dell’economia;
  2. la riduzione graduale, ma in misura sostenuta nel tempo, del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL). Il Governo conferma gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL già dichiarati a novembre nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB), ossia 4,5 per cento quest’anno, 3,7 per cento nel 2024 e 3,0 per cento nel 2025. L’obiettivo per il 2026 viene posto pari al 2,5 per cento;
  3. il sostegno alla ripresa dell’economia italiana, volto a conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi.

Nel breve termine, si opererà per sostenere la ripartenza della crescita segnalata dagli ultimi dati, nonché per il contenimento dell’inflazione. Il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente (4,5 per cento) permetterà di introdurre, con un provvedimento di prossima adozione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi per quest’anno. Ciò sosterrà il potere d’acquisto delle famiglie e contribuirà alla moderazione della crescita salariale. Unitamente ad analoghe misure contenute nella legge di bilancio, questa decisione testimonia l’attenzione del Governo alla tutela del potere d’acquisto dei lavoratori e, al contempo, alla moderazione salariale per prevenire una pericolosa spirale salari-prezzi. Anche per il 2024, le proiezioni di finanza pubblica mostrano che, dato un deficit tendenziale del 3,5 per cento, il mantenimento dell’obiettivo del 3,7 per cento del PIL creerà uno “spazio di bilancio” di circa 0,2 punti di PIL, che sarà destinato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, al finanziamento delle cosiddette ‘politiche invariate’ a partire dal 2024 e alla continuazione del taglio della pressione fiscale nel 2025-2026, e concorrerà a una significativa revisione della spesa pubblica e a una maggiore intesa tra fisco e contribuente.

In tale contesto, le previsioni di crescita del PIL del DEF sono le più prudenti, intente all’elaborazione di proiezioni di bilancio ispirate a cautela e affidabilità. Nello scenario tendenziale a legislazione vigente, il PIL è previsto crescere in termini reali dello 0,9 per cento nel 2023 – dato rivisto al rialzo in confronto al Documento programmatico di bilancio (DPB) di novembre, in cui la crescita del 2023 era cifrata in uno 0,6 per cento – e quindi all’1,4 per cento nel 2024, all’1,3 per cento nel 2025 e all’1,1 per cento nel 2026.

Grazie alle nuove misure fiscali per il 2023 e 2024 delineate, la crescita del PIL nello scenario programmatico è prevista pari all’1,0 per cento quest’anno e all’1,5 per cento nel 2024.

Nella tabella seguente la rappresentazione dei principali indicatori di finanza pubblica.

COMPETITIVITÀ DEI CAPITALI

Interventi a sostegno della competitività dei capitali (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un disegno di legge che introduce interventi a sostegno della competitività dei capitali.

Il testo costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali.

Il disegno di legge semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.

In tema di redazione del bilancio si prevede la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. Si estende anche la possibilità di accedere allo strumento “Patrimonio rilancio”, costituito da Cassa Depositi e Prestiti, alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna.

Infine, sono introdotte norme innovative in materia di svolgimento delle assemblee di società per azioni quotate, di esercizio dei diritti di voto plurimo e di flottante.

TUTELA DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI

Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici.

Oltre alle sanzioni penali già previste, il testo introduce, per chi distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui, una sanzione amministrativa compresa tra 20.000 e 60.000 euro. Per chi deturpa, imbratta o destina i beni culturali a un uso pregiudizievole o incompatibile con il loro carattere storico o artistico, la sanzione sarà compresa tra 10.000 e 40.000 euro. I proventi saranno devoluti al Ministero della cultura, affinché siano impiegati prioritariamente al ripristino dei beni danneggiati.

Il Governo individuerà ogni utile iniziativa, nel pieno rispetto delle prerogative della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e nell’ambito di un costruttivo e proficuo dialogo con le forze parlamentari, per accelerare l’iter di approvazione del disegno di legge.

RIORGANIZZAZIONE DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE

Regolamento recante “Modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2019, n. 179, concernente la riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali” (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro Francesco Lollobrigida, ha approvato, in esame definitivo, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di modifica del dpcm 5 dicembre 2019, n. 179. Il testo tiene conto del parere espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei ministri ha esaminato i dati presentati dal Ministro dell’interno Matteo Piantedosi in relazione al forte incremento dei flussi migratori verso l’Italia registrato nell’anno in corso, che sta determinando situazioni di gravissimo sovraffollamento nei centri di prima accoglienza e, in particolare, presso l’hotspot di Lampedusa, e alle previsioni di un ulteriore incremento delle partenze nei prossimi mesi.

Da tali dati consegue la necessità di provvedere con urgenza all’attuazione di misure straordinarie per decongestionare l’hotspot di Lampedusa e per realizzare nuove strutture, adeguate sia alle esigenze di accoglienza sia a quelle di riconoscimento e rimpatrio dei migranti che non hanno i requisiti per la permanenza sul territorio nazionale.

Per tali ragioni, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza sull’intero territorio nazionale, per sei mesi, in relazione all’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.

Nelle more della valutazione delle effettive esigenze finanziarie, per l’attuazione degli interventi maggiormente urgenti, sono stati stanziati 5.000.000 di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.

Inoltre, su proposta del Ministro Musumeci, il Consiglio dei ministri ha deliberato:

  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi sismici verificatisi il giorno 9 novembre 2022 nel territorio dei Comuni di Ancona, Fano e Pesaro. Per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento, sono stati stanziati 4.860.000 euro;
  • l’ulteriore stanziamento di 8.400.000 euro per la realizzazione degli interventi in relazione allo stato d’emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il giorno 15 settembre 2022 nel territorio dei comuni di Gubbio, di Pietralunga e di Scheggia e Pascelupo, in provincia di Perugia;
  • l’ulteriore stanziamento di 15.850.000 euro per la realizzazione degli interventi in relazione allo stato d’emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi il giorno 12 agosto 2022 nel territorio dell’isola di Stromboli, nel comune di Lipari (ME).

NOMINE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina della dott.ssa Gabriella Alemanno e del dott. Federico Cornelli a componenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).
Inoltre, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga del collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Antonella CAVALLARI, nell’incarico di Segretario generale presso l’Istituto italo – latino americano (IILA).

In conclusione della riunione, il Consiglio dei ministri ha espresso il proprio cordoglio ai familiari del sig. Andrea Papi, vittima di un’aggressione mortale da parte di un orso. Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri in relazione agli attacchi registrati nell’ultimo triennio nella provincia di Trento.