Consiglio dei Ministri n. 27 e 28

31 Gennaio 2020 – Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Ha svolto le funzioni di Segretario il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio.

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all’attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

È stato conseguentemente deliberato lo stato d’emergenza, per la durata di sei mesi, come previsto dalla normativa vigente, al fine di consentire l’emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione Civile.

 

6 Febbraio 2020 – Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

In apertura del Consiglio dei Ministri, il Presidente Conte ha chiesto di onorare con un minuto di silenzio le vittime del grave incidente ferroviario avvenuto questa mattina nel Lodigiano, esprimendo, a nome del Governo, il proprio cordoglio alle famiglie.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha quindi svolto una informativa sull’accaduto e sulle condizioni di salute dei feriti.

CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE

Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante “Codice della protezione civile” (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 1, comma 7, della legge 16 marzo 2017, n. 30, introduce disposizioni integrative e correttive del Codice della protezione civile.

Il testo opera una semplificazione della normativa e delle procedure amministrative previste durante la fase di emergenza e di superamento dell’emergenza in caso di eventi calamitosi.

Inoltre, si interviene in modo da realizzare:

  • un migliore  scambio informativo negli eventi emergenziali fra tutti gli enti locali;
  • una più corretta determinazione degli “ambiti territoriali e organizzativi ottimali” per assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile e un efficace coordinamento a ciascun livello territoriale, nel rispetto della funzione di coordinamento generale in capo al Dipartimento della protezione civile;
  • il potenziamento dei sistemi di allertamento;
  • la puntuale definizione delle modalità di organizzazione e svolgimento dell’attività di pianificazione di protezione civile;
  • il potenziamento delle misure finalizzate ad assicurare la continuità amministrativa.

Infine, le disposizioni definiscono in modo più puntuale le responsabilità nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile e adeguano l’ordinamento agli obblighi relativi all’appartenenza del Servizio al Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea.

Il testo tiene conto delle condizioni espresse in sede di intesa della Conferenza unificata e dei pareri espressi dal Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.

ACCORDI INTERNAZIONALI SUI SERVIZI AEREI

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016 (disegno di legge)

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018 (disegno di legge)

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017 (disegno di legge)

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Corea, con Allegato, fatto a Roma il 17 ottobre 2018 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, ha approvato quattro disegni di legge relativi alla ratifica e all’esecuzione di altrettanti Accordi sui servizi aerei tra il Governo italiano e, rispettivamente, i governi della Repubblica di Seychelles, della Repubblica del Ruanda, della Repubblica delle Filippine e della Repubblica di Corea.

Gli Accordi mirano a regolamentare i servizi aerei tra l’Italia e gli altri Stati contraenti, in modo da rafforzare ulteriormente i legami economici con tali Paesi con benefici per i passeggeri, gli operatori del settore (vettori aerei aeroporti, spedizionieri) , l’industria del turismo, l’interscambio commerciale e, in generale, le rispettive economie.

Gli Accordi delineano il quadro giuridico generale nel cui ambito si sviluppano le relazioni aeronautiche tra l’Italia e gli altri Paesi e sono integrati da intese semplificate (Memorandum of Understanding) che regolano i profili operativi, tra l’altro, in tema di designazione e revoca dei vettori ammessi ad operare sulle tabelle delle rotte concordate, di diritti di sorvolo e di traffico e di servizi concordati.

NORME SUI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E PELLICCIA

Disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame preliminare, uno schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi e la relativa disciplina sanzionatoria ai sensi dell’articolo 7 della legge 3 maggio 2019, n. 37 – Legge europea 2018.

Il decreto contiene disposizioni che riguardano esclusivamente i requisiti essenziali di composizione che i prodotti e i manufatti con essi fabbricati devono soddisfare per poter essere immessi sul mercato. L’obiettivo è quello di avere una chiara e univoca indicazione dei materiali utilizzati e di eliminare potenziali ostacoli al buon funzionamento del mercato.

L’attività di accertamento delle eventuali violazioni sarà svolta, nell’ambito delle ordinarie attività istituzionali, dalle Camere di commercio, dall’Agenzia delle dogane (limitatamente alle fattispecie relative all’immissione in libera pratica dei prodotti), dalla Guardia di finanza e dalla polizia giudiziaria, mentre il Ministero dello sviluppo economico curerà l’attività di monitoraggio e coordinamento delle diposizioni.

Tra le condotte che saranno punite sono ricomprese la mancanza di etichetta o contrassegno e l’utilizzo di etichetta o contrassegno non conforme ai requisiti richiesti.

SANZIONI PER LA VIOLAZIONE DEL PROTOCOLLO DI NAGOYA SULLE RISORSE GENETICHE

Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 511/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che disciplina le sanzioni per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 511/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulle misure di conformità per gli utilizzatori risultanti dal protocollo di Nagoya relativo all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione nell’Unione.

Il testo, tra l’altro, stabilisce le sanzioni per i soggetti che:

  • in assenza di un certificato di conformità riconosciuto a livello internazionale, o di analoga documentazione, utilizzino o trasferiscano ad utilizzatori successivi risorse genetiche o conoscenze tradizionali associate a tali risorse;
  • non adempiano all’obbligo di interrompere l’utilizzazione di risorse genetiche, nel caso in cui le informazioni in loro possesso siano insufficienti o persistano incertezze circa la legalità dell’accesso e dell’utilizzazione;
  • acquisiscano una risorsa genetica che è o può essere causa patogena di un’emergenza sanitaria internazionale, senza adempiere all’obbligo di interrompere le attività in seguito al superamento dei termini indicati nel regolamento;
  • non adempiano agli obblighi di conservazione delle informazioni e dei documenti sull’accesso e l’utilizzo delle risorse genetiche;
  • nella fase dello sviluppo finale di un prodotto realizzato mediante l’utilizzazione di risorse genetiche o di conoscenze tradizionale ad esse associate, non adempiano agli obblighi di dichiarazione e trasmissione di documentazione previsti dal regolamento.

Il decreto, infine, individua le autorità incaricate della vigilanza, dell’accertamento e dell’irrogazione delle sanzioni, che corrispondono alle autorità nazionali competenti responsabili per l’applicazione del regolamento stesso, ovvero il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell’università e della ricerca, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, ciascuno per quanto di propria competenza, nonché le Regioni relativamente alle attività di ricerca finanziate attraverso fondi propri e Fondi strutturali e di investimento europei.

CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione al Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, all’espressione del parere favorevole del Governo sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell’Area funzioni centrali per il triennio 2016-2018, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali rappresentative il 9 ottobre 2019.

L’Area funzioni centrali ricomprende i dirigenti delle amministrazioni del comparto, tra cui i Ministeri e le altre amministrazioni centrali, le Agenzie fiscali e gli enti pubblici non economici nazionali.

DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi del Consiglio comunale di Saint-Pierre (Aosta) e il contestuale affidamento dell’amministrazione dell’ente a una Commissione di gestione straordinaria.

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici all’ing. Massimo SESSA, dirigente di prima fascia dei ruoli del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

CORONAVIRUS

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha aggiornato il Consiglio dei Ministri in merito alle misure precauzionali poste in atto in relazione all’emergenza dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità riguardo alla diffusione del Coronavirus.
Il Consiglio dei Ministri ha, quindi, condiviso la proposta del Presidente Conte di istituire un tavolo di coordinamento per valutare gli effetti economici, culturali e sociali conseguenti alla diffusione del virus.