Consiglio dei Ministri del 3 Ottobre 2019

Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

NORMATIVA ANTI-RICICLAGGIO

Modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi 25 maggio 2017, n.90 e n. 92, recanti attuazione della direttiva 2015/849/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2015, nonché attuazione della direttiva 2018/843/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2015/849/UE relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce modifiche ed integrazioni ai decreti legislativi 25 maggio 2017, n.90 e n. 92, recanti attuazione della direttiva 2015/849/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2015, nonché attuazione della direttiva 2018/843/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2015/849/UE relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE. Il testo mira, tra l’altro, a:

  • puntualizzare le categorie di soggetti tenuti all’osservanza degli obblighi antiriciclaggio, ricomprendendo, tra l’altro, le succursali “insediate” degli intermediari assicurativi (ossia le succursali insediate in Italia di agenti e broker aventi sede legale e amministrazione centrale in un altro Stato membro o in uno Stato terzo);
  • individuare misure di adeguata verifica rafforzata che gli intermediari bancari o finanziari devono attuare in relazione alla clientela che opera con Paesi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, tra cui specifici obblighi di segnalazione periodica per le transazioni effettuate con soggetti operanti in questi Paesi;
  • introdurre una serie di strumenti che le autorità di vigilanza possono utilizzare per mitigare il rischio connesso ai Paesi terzi, quali, per esempio, il diniego all’autorizzazione all’attività per intermediari bancari o finanziari esteri o all’apertura di succursali in Paesi ad alto rischio per gli intermediari italiani;
  • consentire alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo di disporre del Nucleo speciale di polizia valutaria;
  • stabilire, coerentemente con il vigente divieto di conti e libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia, il divieto di emissione e utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi;
  • apportare modifiche riguardo alle sanzioni, e alle relative procedure di irrogazione, per la violazione delle norme dei due decreti modificati.

Il testo tiene conto dei pareri espressi dal Garante per la protezione dei dati personali e dalle competenti Commissioni parlamentari.

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RIORGANIZZAZIONE DELL’AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, recante riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15, della legge 28 luglio 2016, n.154 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo sulla riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare (decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74), in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n.154.

Le modifiche e integrazioni sono volte ad attribuire al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una serie di competenze in precedenza allocate in capo all’AGEA, provvedendo contemporaneamente a porre in essere le operazioni necessarie a consentire alla SIN S.p.a., nella quale dovranno confluire le risorse della AGECONTROL S.p.a., di divenire una società in house del medesimo Ministero. La stessa SIN S.p.a. viene individuata quale possibile organo per il coordinamento gestionale del SIAN.

Il testo tiene conto dell’intesa raggiunta in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DA PARTE DEL CED DEL MINISTERO DELL’INTERNO

Regolamento concernente la disciplina delle procedure di raccolta, accesso, comunicazione, correzione, cancellazione ed integrazione dei dati e delle informazioni registrati nel Centro elaborazione dati di cui all’articolo 8 della legge 1° aprile 1981, n. 121, in attuazione dell’articolo 57 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che concerne la disciplina delle procedure di raccolta, accesso, comunicazione, correzione, cancellazione ed integrazione dei dati e delle informazioni registrati nel Centro elaborazione dati di cui all’articolo 8 della legge 1° aprile 1981, n. 121, in attuazione dell’articolo 57 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

Il testo individua le modalità di attuazione dei principi del Codice in materia di protezione dei dati personali, relativamente al trattamento dei dati effettuato per finalità di polizia o amministrative dal Centro elaborazione dati (CED) della direzione centrale della polizia criminale istituito presso il Ministero dell’interno.

Tra l’altro, il regolamento prevede che i dati raccolti e trattati per finalità amministrative sono conservati separatamente da quelli registrati per finalità di polizia, salvo che non siano necessari, in casi specifici, nell’ambito di un’attività informativa, di sicurezza o di indagine di polizia giudiziaria.

Inoltre, si definiscono le modalità di classificazione dei dati e delle informazioni raccolti nel CED secondo “macro categorie” omogenee, alle quali è strettamente correlata la gestione dei livelli e delle autorizzazioni all’accesso e si stabilisce, in ossequio al cosiddetto “diritto all’oblio”, che la conservazione dei dati non può protrarsi per un tempo superiore a quello necessario al conseguimento delle finalità per le quali gli stessi sono trattati e, in ossequio ai principi di “necessità” e “proporzionalità”, che trascorsa la metà del tempo massimo di conservazione (se pari o superiore a quindici anni), ad essi possano accedere solo gli operatori di polizia autorizzati e appositamente abilitati all’accesso, unicamente per il compimento di specifiche operazioni nell’ambito di attività informative, di sicurezza o di indagine di polizia giudiziaria.

Infine, il testo stabilisce le modalità in cui gli interessati possono presentare le proprie istanze e far valere i diritti previsti dalle normative in materia di dati personali, e i termini in cui il Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale della polizia criminale, deputato a ricevere le istanze stesse, è tenuto a comunicare le proprie determinazioni, nonché le modalità e i termini per l’eventuale reclamo al Garante per la protezione dei dati personali o il ricorso giurisdizionale.

Il testo tiene conto delle osservazioni del Garante per la protezione dei dati personali e sarà trasmesso alla Sezione consultiva degli atti normativi del Consiglio di Stato, per l’espressione del previsto parere.

VERIFICA RISPARMI “QUOTA 100” E “REDDITO DI CITTADINANZA” 2019

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, a norma dell’articolo 1, comma 3, del decreto-legge 2 luglio 2019, n. 61, in relazione agli esiti del monitoraggio dei risparmi conseguenti al minor utilizzo delle risorse finanziarie iscritte in bilancio per l’attuazione delle disposizioni del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, in materia di reddito di cittadinanza e pensioni, già scontati nelle previsioni tendenziali 2019 della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2019, ha deliberato di rendere disponibili le somme accantonate in bilancio a garanzia dei suddetti risparmi previsti in almeno 1,5 miliardi di euro.

INTERVENTI IN GIUDIZI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la determinazione d’intervento nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalle Regioni Umbria e Toscana avverso gli articoli 10, commi 1 e 2, e 18, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58.

Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato di non intervenire nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla regione Friuli Venezia Giulia avverso l’articolo 11, comma 4-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35 recante misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2019, n. 60.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato il conferimento delle funzioni di Prefetto di Genova alla dottoressa Carmen PERROTTA